Le ricette tipiche - Comune di Castel Morrone
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Le ricette tipiche
Pasta con il fagiolo “Quarantino”
Dosi per quattro persone:
la sera prima mettete a bagno i fagioli in acqua abbondante
gr.400 di pasta fatta in casa (pettole)
gr.350 di fagioli (già lessi con un po’ di rosmarino)
gr.50 di sugna (grasso di maiale)
uno spicchio d’aglio
un ciuffo di prezzemolo
un pezzetto di cipolla tritata
una cucchiaiata di olio extravergine di oliva
gr.300 di pomodorini (tipo Pachino)
sale q.b.
peperoncino rosso q.b.
Cottura: soffriggete in un tegame di coccio la sugna, l’aglio, la cipolla e, quindi, il prezzemolo. Versate i pomodori e i fagioli, salate e aggiungete il peperoncino. Fate cuocere per una decina di minuti. Aggiungete un litro e mezzo di acqua, portate ad ebollizione, quindi aggiungete la pasta. Mescolate, regolate di sale e aggiungete il peperoncino rosso a piacere. Cottura al dente. Dopo dieci minuti servite con un filo di olio extravergine di oliva.
Il riso con il latte
Era tradizione a Castel Morrone (e lo è ancora in alcune famiglie), mangiare a Pasqua il riso col latte. Questa tradizione è forse una devozione per la Madonna.
Riso con il latte.
Dosi per quattro persone:
un litro di latte fresco
una buccia di limone
quattrocento grammi di riso,
centocinquanta grammi di zucchero
un pizzico di cannella
sale q.b.
Cottura:
mettere sul fuoco una pentola alta, e versarci dentro il latte, la buccia di limone, il sale e lo zucchero. Appena il latte comincia a bollire, togliete la buccia di limone e versate il riso, mescolate ben bene fino a che il riso si cuoce, aggiungete la cannella. Servite ben caldo e buon appetito.
Il menu tipico dell’ascensione a Castel Morrone è il seguente:
Riso con il latte
Pane e melone
Acqua.
“Caurarone” Carne di pecora
La razza “Laticauda” abbellisce il paesaggio di Castel Morrone e assapora le tavole più esigenti. Un piatto che affonda le sue radici nel periodo post bellico “u Caurarone” nasce a Castel Morrone e si può senz’altro indicare come il piatto più tipico del posto da gustare nel periodo settembre-novembre.
Dosi per 4 persone:
2 Kg di carne di pecora (insieme di cosci, costata, spalla)
1 cipolla grande
1 cucchiaio di sugna
1 peperoncino piccante
¼ di vino bianco
300 gr di passata di pomodoro
acqua secondo indicazione
olio extravergine di oliva q.b
sale q.b.
Cottura
Mettere la carne in una capace pentola di acciaio con un pò di olio e circa 300 cc di acqua.
Mettere a cuocere e fare rosolare a fuoco vivo, l’obiettivo è far fuoriuscire tutti i liquidi dalla carne. Dopo circa 10 minuti dall’ebollizione, buttare tutti i liquidi e rimettere sul fuoco, aggiungendo il vino bianco che, dopo la sua evaporazione, va aggiunta la sugna, un cucchiaio d’olio, il peperoncino e la cipolla.
Soffriggere il tutto. Rimescolare e aggiungere la passata di pomodoro e, dopo circa 5 minuti, aggiungere acqua abbondante (oltre tre dita sopra la carne). Far cuocere secondo necessità (la carne si deve poter staccare dall’osso).
Servire caldo con il sughetto rimasto.
Accompagnare con vino Pallagrello rosso e il pane di Castel Morrone.
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